Quante storie nella Storia

Dalla rivoluzione epistemologica degli "Annales" di March Bloch e Lucien Febvre,
oggi sappiamo l'importanza, nella Storia con la S maiuscola, della storia locale, della storia materiale, della storia della mentalità collettiva, di queste sinergie uniche e irripetibili che si manifestano nelle vite degli uomini di potere, degli uomini illustri, certamente, ma anche e soprattutto nelle vite delle persone comuni, che passano su questa Terra apparentemente senza lasciare tracce di sé... Ecco allora che la Nuova Storia trae una linfa vitale proprio dal portare alla luce storie di uomini semplici, di piccole comunità che, come la nostra realtà centese, nel Medioevo, comincia ad autoregolarsi tramite statuti che sono a tutti gli effetti una cartina tornasole di realtà economiche, sociali, religiose che emergono con vivezza dall' indistinta
nebbia del tempo.
Oggi a portare quella luce è venuta la Dott.Ssa Mariateresa Alberti, responsabile dell'Archivio storico di Cento, nell'ambito dell'iniziativa "Quante storie nella Storia"
"Settimana della didattica e dell'educazione al patrimonio in archivio".
Nella nostra 2A della Scuola secondaria di primo grado ha portato testimonianza dei primi Statuti della cittadina di Cento, risalenti al XV secolo. Sono state distribuite, sotto forma di biglietti, le varie rubriche con le disposizioni normative degli Statuti, lette ad una ad una dagli alunni e commentate dall'archivista.
Il dibattito che ne è nato ha spaziato attraverso varie epoche, compresa la nostra, offrendo molti spunti di riflessione.
È stata un'esperienza emozionante, coinvolgente... Tutti siamo saliti su una macchina del tempo che ci ha portato lontano, alle radici della nostra realtà presente, microcosmo, allora come ora, di un universo interconnesso.

Proff.ssa Marta Borghi

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